App. GARBO Aristide

1945
1940

Aristide Garbo di Natale e di Casagrande Maria nato a Monselice, Padova. Carabiniere. Medaglia di Bronzo a Villa Passi Calcinate Bergamo, Legione di Milano.

La sua lunga esperienza da carabiniere cominciò nel 1927, quando partì dalla nativa Monselice (Padova) per prendere servizio a Cormons - in questa cittadina friulana, l’anno successivo ebbe il suo primo encomio solenne da parte del Comando Legione CC.RR. di Trieste - nel 1935 partì volontario per l’Eritrea, dove rimase per oltre un anno assegnato alla 302^ Sezione CC.RR. che, oltre ai compiti istituzionali di polizia, fu più volte coinvolta nei combattimenti soprattutto nella regione dello Scirè - in tale occasione ottenne un secondo encomio direttamente dal suo comandante colonnello Azolino Hazon - rientrato in Italia a fine estate del 1936, riprese il suo servizio nell’Arma - ottenne anche la croce al merito e la medaglia commemorativa - nella seconda guerra mondiale fu richiamato alle armi nel 14° Battaglione CC.RR. - dopo alcuni mesi sul fronte interno metropolitano, il 5 giugno 1941 venne inviato (sempre nel medesimo reparto) sul fronte dei Balcani - quando, l’8 settembre 1943, l’Italia firmò l’armistizio con gli Alleati, decise di non collaborare con i tedeschi e, pertanto, si sbandò fino al termine del conflitto - il Ministero della Guerra gli concesse due croci al merito: la prima per la partecipazione alle operazioni sul fronte interno e la seconda per la campagna dei Balcani.

Riferimento: Anna Maria Calegari e Rinaldo Monella: Soldati, storie di combattenti romanesi tra Ottocento e Novecento; La Serigrafica Buccinasco Ed. 2018 (con le referenze ivi contenute)

Riferimento iconografico: Anna Maria Calegari e Rinaldo Monella: Soldati, storie di combattenti romanesi tra Ottocento e Novecento; La Serigrafica Buccinasco Ed. 2018 (con le referenze ivi contenute)

MBVM: «In servizio notturno di appiattamento sul ciglio della
strada provinciale con altri due militari, sorpresero un
malvivente armato mentre tentava consumare rapina a danno di
persone transitanti su carretto, balzava arditamente sulla
strada per intimarli l’alt. Caduto ferito mortalmente un militare
per colpo di pistola sparato dal malvivente e fatto segno
lui stesso ad altri colpi, reagiva prontamente con aggiustata
raffica di mitra feriva gravemente il delinquente che decedeva
poche ore dopo. Esempio di fermo coraggio e di cosciente attaccamento
al dovere.»
Villa Passi di Calcinate Bergamo
5 agosto 1945

CGVM: 1940-1945

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